Roma, 26 maggio 2009 – E finita male per la Lottomatica Virtus Roma la gara che avrebbe dovuta portarla in carrozza al titanico scontro contro l’altra metropoli storica del nostro basket Milano.
L’Angelico Biella vince centrando le prime semifinali scudetto della sua giovane storia, lasciando la Lottomatica Virtus Roma stupita, attonita, letteralmente incredula a fine partita, con Ibby Jaaber avvilito ed affranto in lacrime, seduto sul parquet del Palalottomatica nei pressi della sua panchina a capo chino, accasciato, consolato solo dall’amico Brandon Jennings, amaro spettatore in questi quarti di finale dei suoi primi (e probabilmente ultimi), playoffs italiani mentre i ragazzi, i fantastici ragazzi di Luca Bechi quasi non credendo ai propri occhi festeggiavano ebbri di gioia, di felicità, di stupore e di lacrime di Valerio Spinelli davanti ai microfoni delle televisioni e delle radio.
Sì, proprio quel Valerio Spinelli che nel mentre sarà andato nei secondi conclusivi cruciali in lunetta, tirando con un ottimo 3 su 4, avrà rivisto come in un film il suo passato cestistico scorrergli davanti e ricordare quei maledetti tiri dalla lunetta sbagliati contro la Fortitudo ben tre anni fa e sempre nei playoffs, tiri liberi che decretarono la sconfitta della sua allora Carpisa Napoli.
E questa notte sarà dolce per Valerio Spinelli ma un lungo e meritato applauso va alla squadra, a tutti i suoi componenti, al Presidente Marco Atripaldi che ha creduto in questi ragazzi ma soprattutto al suo bravo e giovane coach, Luca Bechi, veramente magistrale nella conduzione di questa serie, reale valore aggiunto di un complesso che è riuscito prima a colpire con precisione chirurgica in gara 2 e gara 4 il vascello giallorosso per poi affondarlo definitivamente questa sera senza che, a nostro avviso, la Lottomatica, che da anni ormai veleggia nel gotha del nostro basket, possa di che lamentarsi.
Ed il fragore di questa impresa da una parte e di un clamoroso tonfo dall’altra, perchè di questo stiamo parlando, si è avvertito forte e chiaro ed è stato ancor più amplificato negli spogliatoi a fine partita (Vi invitiamo a leggere nella sezione “Spogliatoi” il discutibile sipario tirato su da un nervosissimo ed adirato Presidente Toti).
Roma ha finito peggio una gara iniziata benino e poi proseguita male, con le solite insicurezze in regia ed a metà campo, i soliti punti interrogativi che il grande talento offensivo dei suoi ragazzi avevano comunque camuffato a lungo e bene in quasi tutta la stagione sino all’agognato secondo posto in Regular Season.
Ma avremo tempo per fare analisi e deduzioni tecnico-tattiche, a caldo ci viene spontanea fare una semplice ed immediata considerazione.
Innanzitutto la sconfitta di questa sera ha mostrato a chiare lettere il probabile fallimento del progetto Virtus Roma almeno così come è stato concepito sino ad oggi.
L’impegno della dirigenza non è in discussione ma si continua a raccogliere solo applausi ogni tanto assieme purtroppo a tante sconfitte decisive ogni anno ed il pubblico, forse stupidamente, abdica in silenzio lasciando allo spettatore neutrale un senso di incompiuta vera e propria.
Pubblico scarso anche questa sera, incredibile per una gara da “ultima spiaggia” per vedere poi in prospettiva la “nemica” milanese di sempre, perchè la gente non viene a vedere questa Lottomatica forte e potenzialmente vincitrice designata contro Biella??
Forse, anche più di noi addetti ai lavori, la gente di Roma che ama il basket si aspettava un 3-0 netto contro Biella e avrà mal digerito anche la sola prima sconfitta di gara 2, gara 4 è stata allora la goccia che ha fatto traboccare il vaso della loro atavica pazienza e sopportazione nei confronti di una squadra che sembra di anno in anno non voler mai far tesoro delle sconfitte per poter prontamente risorgere e, finalmente, vincere qualcosa.
Oggi è stato indicativo vedere appena duemila spettatori, c’è insomma da riflettere e parecchio su come proseguire, ammesso che come dichiarato dal Presidente Toti a fine partita, si voglia proseguire.
Noi ci auguriamo che il Presidente Toti non si lasci andare al comprensibile, amaro sfogo del quale siamo stati presenti testimoni nostro malgrado, ma che insista perchè paradossalmente questa squadra è in proiezione, con qualche innesto, una squadra vincente ma deve crederci per prima lui.
Oggi si piange, certo, ma se non si molla, il futuro è di Roma.
Ma cosa non è andato questa sera in casa Virtus Roma?
Come spesso capita nei playoffs, le gare che si perdono come quelle che la Lottomatica ha perso questa sera, dopo essere tutto sommato riuscita anche a recuperarla nettamente da un -13 al 25° minuto per passare ad un clamoroso +8 a non più di 6 minuti dal fischio finale della sirena, la Virtus l’aveva cominciata a perdere dopo aver perso gara 4 a Biella domenica sera scorsa .
Troppo forte la voglia dei piemontesi di passare, troppo forte il desiderio di ribaltare un pronostico che la vedeva nettamente sconfitta dopo gara 1 e gara 3 perse anche nettamente.
Ma per far questo domenica scorsa Biella doveva caricarsi, crederci e ci è riuscita al 100% immettendo nella mente della Virtus quelle crepe d’insicurezza che stasera, ad un certo punto, sono diventate vere e proprie foibe nella mente dei romani.
Eppure Roma non era partita così male.
Effimera prima tripla di Douglas (toh, chi si rivede!), e subito dopo palla recuperata e contropiede per Hutson che sbaglia ma subisce fallo andando in lunetta e realizzando solo uno dei tiri liberi. A questo punto Biella registra letteralmente la mira e tira da 3 con Jerebko (insolito per lui), e lentamente mandava in crisi la Virtus Roma che forse anche per troppa foga perdeva lucidità in attacco, si andava così da un 8-5 per i romani ad un 8-10 per i piemontesi che rimettevano la testa avanti senza neanche dare la sensazione di soffrire più di tanto.
Entrava Sani Becirovic come sempre in questa serie verso il 5 ma si viaggiava poi sul filo dell’equilibrio, punto a punto, dopo che la Virtus Roma aveva tentato un piccolo allungo sino a +5 ad 135 dal termine ricucito parzialmente da Brunner prima e Gist dopo.
Ma per la Lottomatica il peggio doveva venire: al rientro delle squadre in campo per il secondo quarto, lAngelico si scatenava letteralmente con il tiro da 3 con un 7/8 micidiale mandando a segno Spinelli, Aradori (2 volte), Jurak e Joe Smith addirittura 3 volte!!!
La Lottomatica si difendeva dalla lunetta con Becirovic e Brezec, ma si leggeva negli occhi dei ragazzi di coach Gentile che qualcosa non andava.
Biella martellava da 3, Roma annaspava: prima a +9 per i piemontesi, vantaggio che poi faceva l’elastico sino al +10 alla sirena del primo intervallo lungo (erano addirittura +12 ad un minuto dalla fine).
Nulla da dire, Bechi aveva abdicato la zona che poco male aveva fatto agli avversari nelle due sfilate romane precedenti e mettendosi a uomo costringeva di fatto a mettere a nudo i limiti, ormai evidenti anche questa sera, della Virtus di creare gioco e mettere quindi nella migliore condizione di tiro i propri designati.
Difesa asfissiante, attenta nell’area, ma ancora più attenta alle penetrazioni ed agli scarichi: la Lottomatica ci capiva poco ed entrava in overload.
Ma al rientro dalla pausa lunga la Lottomatica suonava la carica, in un amen si riportava a -5 grazie alla scossa elettrica di Jacopo Giachetti, Hutson e Ibby Jaaber alla partita ma Gist puniva ancora da 3 riportando il distacco a +8 per i suoi e subito dopo a +10.
Gentile si agitava in panchina e serrava le fila, una carica non di testa ma molto, molto nervosa.
Grazie ad un’altra tripla di Jerebko a 3’14” dal termine del terzo quarto Biella ritornava a +11 ma da quel momento Roma costruiva un piccolo capolavoro difensivo fatto di fisicità, di tattica ma anche di grosso talento offensivo finalmente ritornato vivido e lucente: parziale di 10-2 inframezzato da un canestro del fischiatissimo ex Luca Garri e terzo quarto con Roma nuovamente in partita a -1 grazie ad una sontuosa tripla di Gigi Datome.
La Virtus Roma non si fermava nemmeno al “pronti, via!” dell’ultimo periodo: mentre Biella mandava segnali di resa, Hutson con 4 punti ed una tripla ancora di Datome e Roma a +6 per poi arrotondare a +8 a 6’54” dalla fine.
Ma a questo punto la Virtus, forse eccessivamente stremata dallo sforzo nervoso, ricominciava a balbettare in attacco mollando forse troppo la presa dell’avversario quasi intimorito ormai ed il primo squillo veniva da una favolosa stoppata di James Gist su Golemac (prova incolore quella dello sloveno).
La Virtus perdeva palle a ripetizione per eccesso di foga, voglia di chiudere subito il parziale e tirare il fiato ma questa volta erano errori sanguinolenti.
Biella da brava formichina rimetteva in piedi la gara dalla lunetta a causa dei ripetuti falli della Virtus aperta da una tripla dello splendido Smith. Protagonista il solito Gist con un 3/4: Biella di nuovo sotto a -1.
Prima Hutson riportava Roma a +3 con due tiri liberi, Brunner rispondeva e Becirovic, con un spettacolare coast-to-coast di nuovo Roma a +3. E quì, a 2’54”, Roma si spegneva.
Valerio Spinelli saliva in cattedra e con tiri liberi, un canestro in entrata strappa-applausi ed innescando Brunner che segnava a fil di sirena dei 24″ portava Biella a +4.
Era finita, la Virtus Roma ci provava ancora ma era solo e soltanto nervi.
Onore all’Angelico, ennesima sconfitta bruciante per una Lottomatica che proprio non riesce, e questo accade da troppo tempo ormai, a vincere qualcosa di significativo nonostante gli sforzi della Dirigenza.
Ed ora attenzione anche alle licenze per l’Euroleague, con questa sconfitta Roma rischia parecchio anche se a Nostro parere avrebbe già in tasca la famosa licenza triennale (rimandiamo la spiegazione in futuro, ndr), un altro nodo da sciogliere per un’estate romana cestisticamente drammaticamente e tristemente appassionante
LOTTOMATICA VIRTUS ROMA – ANGELICO BIELLA 79-83
Parziali: 17-16; 17-28; 27-18; 18-21
Progressione: 17-16; 34-44; 61-62; 79-83
MVP ROMA: Andre Hutson, partita tosta, compatta, da cuore oltre allo ostacolo con 21 punti e 22 di valutazione.
Applausi anche per Becirovic, vero uomo cardine di questa squadra, chiude con 19 punti e ben 26 di valutazione.
Infine il triste ed affranto Jaaber con 17 punti (7 su 9 dal campo), con 16 di valutazione finale.
MVP BIELLA: Ci verrebbe da dire il duo Brunner (ennesima bella gara a Roma, sarà l’aria della Capitale a renderlo così inarrestabile?), autore di un canestro del +4 a pochi secondi dalla fine, e Gist ma questa sera diciamo tutta la squadra di Biella. Sono tutti MVP, tutti, e perdonate la retorica: non capita così spesso di entrare nella storia !!
WVP ROMA: Jurica Golemac, 0 punti per ben 16 minuti di gioco con un disarmante -1 di valutazione.
A ruota, ancora una volta, Ruben Douglas: 3 punti, quelli dell’inizio, dopodicchè il vuoto totale. 1 di valutazione finale.
E pensare che doveva essere la ricca alternativa ad Allan Ray…Francamente un’altra partita imbarazzante!!
Male anche Brezec, appena sufficienti tutti gli altri.
Quadro desolante finale, squadra senza neanche tante idee, troppi solisti e poco coro.
WVP BIELLA: Nessuno.
Le cose da salvare Biella: Questa data, martedì 26 maggio 2009, è già un qualcosa che va di diritto nella storia del club come già anticipato prima, serve altro ???
E chissà, se Milano non sta attenta…
Le cose da salvare Roma: imbarazzante, decisamente imbarazzante trovare qualcosa da salvare in questa Virtus Roma poco lucida, tesa e mai convinta, a tratti irritanti come se soltanto col talento si possa avere la meglio sull’avversario.
E’ una sconfitta molto grave per le ambizioni del club e non doveva arrivare come è arrivata.
La squadra piemontese ha studiato l’avversario, ha subito all’inizio per poi finire in crescendo, esattamente il contrario di Roma che ha iniziato rullando i tamburi ma ha finito col fiato corto.
Ora c’è bisogno di calma e sangue freddo, le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Toti a fine gara mostrano un malessere lacerante all’interno del club, siamo certi che le gravissime frasi rilasciate da egli stesso sul basket italiano e sul mondo arbitrale nello specifico dovranno essere corroborate da fatti concreti perchè capiamo l’amarezza e la tensione ma la Virtus Roma, questa Virtus Roma, avrebbe dovuto vincere abbastanza agevolmente questa sfida playoffs contro Biella. Perderla per 2-3 ci sta, parliamo di sport, ma non si può solo incolpare le terne arbitrali per 3 sconfitte in 5 gare.
SPOGLIATOI
Luca Bechi
(Bechi mostra serenità ma è felice come un ragazzino, ndr).
“Lasciatemi dire innanzitutto che mi complimento con i miei ragazzi, il loro pregio è stato quello di aver imparato dalle sconfitte in gara 1 e gara 3 come si batte Roma.
Eravamo consapevoli che dovevamo batterli e ci voleva limpresa ma soprattutto, la cosa difficile, era imparare al volo, in corsa in questi playoffs: Brunner, Jerebko ed Aradori. Gli ho chiesto di aver pazienza, di non sbagliare in casa e di aspettare vedendo come si evolveva la serie, era l’unico modo per farcela.
E sono stati bravissimi, hanno imparato a non cadere dal cazzotto che Roma aveva sferrato tra la fine del terzo quarto e l’inizio del quarto di oggi, sin son rialzati dopo le batoste nelle gare precedenti lavorando con pazienza ed umiltà e severa applicazione.
Ma Roma ci aveva menato sia in gara 1 che in gara 3 e lì siamo stati bravi dopo aver capito come ci avessero fatti male ma quì abbiamo costruito la consapevolezza che abbiamo tirato fuori in gara 4.
Quando stavamo a -8 a 6 minuti dalla fine ho ripensato che in RS avevamo guadagnato questi playoffs vincendo a Treviso, a Ferrara, ma come ? Parando i colpi come un pugile, incassando senza crollare e cercando di evitare il tiro da 3 come unica soluzione.
E questa sera abbiamo tirato molto bene da 3 ma mi è piaciuto come abbiamo reagito alla spinta di Roma e Noi abbiamo reagito, giocando, dando palla dentro con grande lucidità.
Prima della gara ho detto: Voi sapete come si vince in trasferta, sta a Voi !! perché ci vuole più bilanciamento offensivo, Roma aggredisce il nostro timin dei giochi ed abbiamo cominciato così ad attaccare il ferro.
Ho tanta passione e questo mi aiuta a capire, ad imparare e quindi a crescere anche nelle sconfitte ma poi io devo solo aiutare i ragazzi ad esprimere il loro talento. Noi allenatori siamo ai margini, sono loro i veri protagonisti.
Complimenti agli arbitri, hanno avuto un metro coerente e non si son fatti travolgere dall’emotività, bravi. E sono certo che la vittoria sia meritata.
Roma non sta a me giudicarla, cosa sarà mancato non lo so, forse ha pagato lo sforzo per recuperare psichicamente questa sera e qualche volta riesci a farcela ma oggi è successo che l’avversario, Biella, non sia crollato come in passato.
L’altra chiave è stata la pressione difensiva nel primo tempo, quello che ci ha concesso fiducia, l’emotività regna padrona e siamo riusciti a dominarla.
Forse Roma non si aspettava questo nostro atteggiamento, ha reagito male.
Adesso Milano, non credo che i miei ragazzi siano appagati, anzi abbiamo il vantaggio di giocare in trasferta, sembra un paradosso ma la penso così, avremmo il supporto del nostro pubblico e siamo sicuri che possiamo essere competitivi come siamo stati contro Roma.
Milano è forte come Roma ma con diverse caratteristiche, adesso c’è anche Marconato. Ma dobbiamo restare con i piedi per terra perché l’umiltà ci ha portato qui e questo non lo dobbiamo mai dimenticare. Ora dobbiamo imparare a gestire le vittorie, altro passo per la crescita.
Spinelli ha dato molto fiato a Joe Smith, è stato bravo ad entrare con grande calma e guidare la squadra e lo ha fatto bene senza forzare, senza esagerare e mi è piaciuto molto ma sarei ingiusto nel non considerare Greg Brunner, Jonas Jerebko ed i Garri, i Gaines
Grazie !!
GENTILE
“Cosa dire???
Non siamo partiti bene, eravamo contratti, nervosi, abbiamo subito 28 punti nel secondo quarto, troppi in queste gare e per queste serate da vincere a tutti i costi, alla fine abbiamo pagato dazio.
Abbiamo recuperato bene ma poi siamo un pò mancati per la stanchezza, per la tensione ma devo fare i complimenti a Biella che ha fatto una splendida partita, ce la siamo giocata sino alla fine e devo dare un ok ai ragazzi.
Sono io il primo responsabile di questa sconfitta e non mi tiro indietro, abbiamo avuto dei periodi belli ed altri meno belli. Cosa è mancato?
Alcuni han dato poco rispetto a quello che ci si aspettava, altri di più, abbiamo avuto molti problemi ma abbiamo anche sempre avuto voglia di fare.
Non credo che siamo tutti bravi o tutti bidoni, Golemac in gara 3 aveva fatto bene oggi non bene, Douglas ha fatto bene a Montegranaro ed Avellino, purtroppo stasera no ma capita, questi sono i playoff signori, l’irrazionale è all’ordine del giorno e può accadere.
Sono contento e tranquillo dentro di me perché abbiamo lottato sempre ma abbiamo avuto tanti infortunii senza mai dirlo e grazie al sacrificio di questi ragazzi che siamo arrivati al secondo posto ed anche quì, stasera, sì, anche se usciamo sconfitti, li ringrazio tutti dal primo all’ultimo.”
TOTI
(Irrompendo con tono veemente durante la domanda del sottoscritto a Gentile circa la storica incapacità di Roma di vincere qualcosa e su come Lui la vedesse essendo la prima stagione da coach a Roma, ndr)
“Roma non deve vincere, ha capito??
C’è un disegno contro di Noi perché non dobbiamo vincere, cè un progetto scientifico ai Nostri danni e non è possibile per me vedere questo.
Biella ci ha messo le mani addosso ed hanno fischiato più falli a noi che a loro, ci hanno annullato un paio di canestri più tiro clamorosi, la nostra presenza in alto da fastidio a qualche squadra.
Sono stanco di buttare i miei soldi in un sistema malato, Roma non deve stare lì, forse qualcosa finalmente sta venendo fuori e spero che le indagini in corso sul mondo arbitrale lo dimostrino.
L’inchiesta è in piedi e non limitata solo a quello che sapete, sono certo che qualcosa uscirà fuori e si stanno analizzando anche altre partite.
L’atteggiamento della squadra non è stato impeccabile questa sera, certo, ma nel dubbio gli arbitri ci han condizionato troppo, sempre, ed alla fine abbiamo perso.”
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto