BENETTON TREVISO ELDO NAPOLI: 83 71
1Q: 20-21 / 2Q: 45-35 / 3Q: 57-62
Torna al successo la Benetton, che supera la Eldo Napoli per 83-71; punteggio che non rende l’idea di una vittoria quanto mai sofferta. Gli uomini di Mahmuti, dopo un discreto primo tempo, hanno avuto lunghi minuti di blackout (eloquente il parziale del terzo quarto, 12-27), dal quale sono usciti solo nel finale, mostrando finalmente quel carattere quasi sempre mancato in questa stagione.
Brutto il primo quarto, nel quale gli errori e le palle perse si sprecano su entrambi i fronti. Dopo 3′ Pops si procura un infortunio ed è costretto a lasciare definitivamente il campo. Con la tripla di Chalmers Treviso ha un primo mini allungo (10-4), ma Napoli ricuce subito. Gigli (anche quest’oggi inguardabile: -3 di valutazione in 17′) lascia, tra i fischi, il posto a Renzi. Austin, entrato al posto di Pops, ha un eccellente impatto e firma 8 punti di fila. Jones colpisce però due volte dall’arco e nell’ultima azione Monroe scarica in traffico per Thomas, che schiaccia in reverse, dando ai suoi il primo vantaggio (20-21).
Soragna e Mordente colpiscono dall’arco, ma Napoli rimane a contatto con i punti di Malaventura. A spezzare l’equilibrio ci pensano Renzi e Chalmers: con 4 punti a testa portano la loro squadra sul +10 (36-26). La Eldo è in difficoltà ed il terzo fallo di Rocca complica le cose. Ma sono ancora le triple di Jones (17 punti nel primo tempo) tengono in vita i partenopei. Il quarto termina con 5 punti di Chalmers (15 punti nel suo ottimo primo tempo, ma solo 19 alla fine). La Benetton chiude avanti di 10 e sembra essere in controllo della gara.
In avvio di ripresa la difesa ospite appare più grintosa. E Treviso non impiega molto, ahimè, ad andare in tilt. L’ennesima tripla di Jones ed il gioco da 3 punti di Monroe riavvicinano Napoli (51-47). Ma il peggio deve ancora arrivare. Gli ospiti difendono bene sulle linee di passaggio e la circolazione di palla dei biancoverdi si fa oltre modo faticosa. Mahmuti chiama time out, ma non riesce ad arrestare la piena: la Eldo firma un parziale di 11-0, ritrovandosi in pochi minuti avanti di 5 (58-53). Il quarto termina sul 62-57 per gli ospiti, che hanno l’inerzia tutta dalla loro.
Chalmers torna a segnare in penetrazione, ma Jones (25 punti e 9 rimbalzi alla fine) colpisce ancora dall’arco, decretando il 65-59. Austin e Soragna riavvicinano una Benetton che comunque appare ancora troppo confusionaria ed incerta. Il punteggio rimane a lungo bloccato sul 67-63. Treviso quanto meno morde con più efficacia in difesa. Chalmers recupera palla e schiaccia in contropiede, scaldando il pubblico e restituendo un po’ di inerzia ai suoi. Ed infatti, nonostante il timeout di Bucchi, la partita cambia. Austin firma il sorpasso da sotto e poi replica in semigancio. Mordente colpisce dall’arco, chiudendo un parziale favorevole alla Benetton di 10-0. Con Treviso avanti di 6 (73-67), la partita si decide in volata. Monroe segna col fallo ma fallisce il libero. Sul +3 (74-71), con poco più di 1′ da giocare Austin indovina un incredibile fadeaway da oltre 5 metri, che sarà a conti fatti la giocata più importante della gara. Nelle battute finali il vantaggio di Treviso dilaga con le gite in lunetta, fino al + 12 (83-71) del 40′.
Visto lo sciagurato terzo quarto non si possono certo tacere le solite critiche alla Benetton, che anche quest’oggi ha vissuto frangenti orribili, rischiando di perdere l’ennesima partita casalinga. Ma questa sera si è quanto meno assistito ad una rimonta di carattere; qualcosa che al Palaverde non si vedeva da tempo (ed infatti il pubblico ha apprezzato). Oltre alle buone prove di Chalmers, Mordente e Soragna (11 punti per entrambi), va sottolineata la prestazione di carattere del giovane Renzi (7 punti e 6 rimbalzi), che sta mostrando di meritare il campo molto più di Gigli (e non solo perché ci vuole poco…). Austin ha invece disputato la migliore partita della stagione: 38 di valutazione, 25 punti pesanti e 9 rimbalzi. Male Gaines (6 punti); solo 3′ per Atusr.
Napoli ha fatto la sua partita, andando vicinissima al successo. Vista la pochezza della propria panchina (Malaventura a parte: 7 punti), ci voleva una prestazione di alto livello da parte di tutto il quintetto: se Jones e Monroe (18) sono stati all’altezza, ci voleva invece qualcosa in più da Blums, Thomas (comunque positivo, 9) e soprattutto da Rocca (in serata nera: 6 punti ed appena 2 rimbalzi).
Treviso rimane (sia pur molto timidamente) in corsa per la post season; sperando che l’infortunio a Pops non sia grave.
PLAY OF THE GAME
Il fadeaway con cui Austin ha firmato il 76-71, mettendo in ginocchio gli ospiti
SALA STAMPA
Mahmuti: È stata una partita dalle molte facce. Nel primo tempo abbiamo commesso errori anche stupidi e ciò ci ha impedito di andare al riposo con un vantaggio maggiore. Il problema è che quando la squadra rallenta il ritmo succede quello che si è visto nel terzo quarto: diventa disorganizzata ed arrivano gli errori. Anche questa sera abbiamo vissuto momenti in cui non riuscivamo a muovere la palla nel modo giusto e così non i era possibile prendere dei buoni tiri. Quando invece abbiamo dato la palla a Austin abbiamo avuto dei buoni risultati: non parlo solo ei punti di Mario, ma anche delle situazioni favorevoli che si sono create per i suoi compagni. Sono comunque soddisfatto per il nostro ultimo quarto, nel quale abbiamo ritrovato una energia, che alla fine ci ha portati a vincere questo match così importante. Lasciatemi spendere qualche parola per i nostri giovani: Renzi, Cazzolato, Martinoni, Saccaggi fanno un gran lavoro in allenamento e ci danno una grossa mano per preparare le partite.
Bucchi: Bella partita, giocata bene da entrambe le squadre. Eccellente il nostro terzo quarto, ma forse nellultimo periodo abbiamo proprio pagato lo sforzo compiuto in quello precedente. Treviso ha invece mostrato di avere quel pizzico di energia in più, tale da fargli aumentare lintensità difensiva, fondamentale per il suo successo finale. Noi, dopo un paio di errori veniali, siamo stati puniti in contropiede con dei canestri che hanno spaccato la partita. Bravi loro, soprattutto Austin: straordinaria la sua gara.