La Lottomatica porta a casa il match casalingo contro Milano dopo la grande prova contro il Barcellona in eurolega e mantiene il secondo posto in coabitazione con Montegranaro. Le cifre dicono che dopo una grande impresa in eurolega, Roma in casa non aveva mai perso e così è stato anche questa volta.
La partita ha ricalcato quasi fedelmente quella dell’andata dove Milano aveva tenuto botta insidiando gli avversari per tre quarti, salvo poi soccombere sotto la freschezza di una rotazione decisamente più profonda. L’unica differenza rispetto alla partita del Forum ha un nome ed un cognome: Roberto Gabini.
Il primo quarto è equilibrato, dopo diciassette secondi si registra il primo fallo di Gallinari su un’aiuto difensivo contro Lorbek, ma questo risulterà un problema relativo per il giovane numero 8 milanese.
Lo schema più gettonato da Repesa è il pick and roll sul lato tra Ukic e Lorbek che sfrutta la scarsa comunicazione tra Booker e Watson per generare attacco, ma alla terza riproposizione in fila la difesa si adegua e neutralizza ogni vantaggio. Roma si nutre dell’intensità di Hawkins sui due lati del campo e di un De la Fuente in netta difficoltà difensiva contro Vukcevic, ma dalla grande ispirazione offensiva.
Nella seconda frazione Jabber sostituisce uno spento Ukic e sono suoi 5 punti in fila che provano a scavare il gap, ma Vukcevic è semplicemente perfetto nella selezione e realizzazione dei tiri e tiene a galla i suoi che erano sprofondati a -8. Gallinari prosegue la missione iniziata dal compagno per il -3, ma come ormai succede troppo spesso quest’anno, con 3″ sul cronometro Milano riesce a concedere la tripla a De la Fuente sulla sirena che fissa il +6 all’intervallo lungo.
Al rientro è Milano a fare la partita, andando a martellare la palla dentro da Watson che viene spesso mandato in lunetta (per chiare direttive di scuderia), dove non concretizza appieno la sua dominanza fisica su Lorbek.
E’ ancora Roma a piazzare un mini-break con la schiacciata di Lorbek e l’ennesima tripla di De la Fuente per il +9, ma ancora Milano ha il carattere di rientrare con il trio Vukcevic-Gallinari-Booker.
Watson continua a creare molto e concretizzare relativamente dalla lunetta, mentre Hawkins rientra a gran voce nel match dominando per tre azioni gli avversari e regalando a Fucka la schiacciata del nuovo +9.
Sembra essere lo strappo decisivo, ma nel quarto periodo due bombe di Gallinari e Sesay, unite a 4 punti in fila di Shaw regalano addirittura il +1 agli ospiti.
Da qui in poi è il “Gabini show”. Sino a quel momento decisamente dannoso, l’ex Tau fa scendere da solo su Milano un parziale di 13-1 che spacca in due la partita con gli avversari a corto di fiato (Gallinari e Booker su tutti) e di idee (un paio di gestioni “Dibelliane” da censurare).
Il PalaLottomatica è in festa. Milano ha dimostrato di essere una vera squadra ed esce a testa alta dal campo più difficile d’Italia dopo il Palasclavo, ma sembra ormai chiaro che la rotazione a disposizione di Caja manchi di almeno un paio di uomini di qualità per poter gestire 40 minuti in trasferta contro le grandi.
Roma ha un Ukic onestamente dannoso, un Jabber molto concreto e intenso, ma dimostra per l’ennesima volta che la sferzata decisiva viene data dalla classe operaia con Gabini. Nota di merito ad Hawkins e la sua difesa su Gallinari (5-13 dal campo per lui), non disdegnando affatto la metà campo offensiva (con 12 punti) dove le sue penetrazioni hanno fatto malissimo.
[b]Plays of the game:[/b] dal 66-65 per Milano al 78-67 per Roma passando per le giocate di Gabini: tripla del sorpasso, tripla dell’allungo, rovesciata in contropiede, appoggio dalla linea di fondo ed altra bomba per chiudere il discorso. 3 minuti di lucida follia.