Nel girone E confluiscono le prime tre classificate dei gironi A e B ma con alcune novità.
Quest anno gli organizzatori hanno modificato in modo significativo le modalità di svolgimento della competizione: le squadre che hanno superato la prima fase non ripartiranno dallo stesso punteggio, bensì si porteranno dietro i punteggi ottenuti contro le squadre del loro girone eliminatorio (2 punti per la vittoria e 1 in caso di sconfitta) senza affrontarle nuovamente.
Le uniche partite della seconda fase saranno giocate contro le squadre non affrontate nella prima fase.
[img]http://www.eurobasket2007.org/en/files/{634CB70D-EF51-4787-96B0-43B50751EEC0}flag_small.gif[/img][b]Russia[/b] (4 pt.)
La squadra di Blatt ha davvero ben impressionato nel girone eliminatorio, chiudendo in testa a punteggio pieno ma soprattutto dando davvero l’impressione di una squadra che ha trovato la chimica, l’armonia per costruire e consolidare un gruppo già di per se talentuoso.
Vedendo questo inizio di Europeo, non si può che accostare al nome Russia un altro nome: Andrei Kirilenko. Malgrado le sue qualità fossero indiscutibili, le prestazioni messe in campo dalla stella di Utah hanno abbastanza sorpreso, non tanto per i numeri, quanto per l’atteggiamento in campo che AK7 ha assunto, dopo una stagione NBA con più aspetti negativi che positivi.
Nelle prime 3 gare, Kiri è stato il protagonista assoluto della compagine russa mettendo a referto numero di assoluto rilievo: 17,6 punti, 14 rimbalzi, 2 stoppate, 3 assit e 1,3 rubate; numeri di assoluto rispetto in gara singola, numeri impressionanti se fatturato medio di 3 match.
Importanti per la Russia, sono state anche le giocate di Holden (13,3 punti in media) e Khryapa (10 punti in media), ma in generale è tutto il gruppo che sembra aver trovato equilibrio, un gruppo che si candida a ruolo di protagonista, con due banchi di prova di assoluta rilevanza: Spagna e Croazia (primo turno più facile col Portogallo).
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La squadra di Repesa aveva un solo ostacolo che la separava dalla vetta del suo girone: la Spagna. Dopo aver conquistato agevolmente le vittorie contro Portogallo, ed essersi bloccati a sorpresa con la Lettonia, i croati hanno avuto la meglio anche sugli iberici padroni di casa, dimostrando di essere squadra ben organizzata, completa, e con un range di soluzioni molto variegato.
I croati non hanno una vera e propria star e puntano molto sul gioco corale e sul gruppo: le statistiche della prima fase mostrano come i punti siano ben distribuiti su tutto il roster, con sei giocatori con medie che oscillano tra i 14,7 punti a partita di Popovic e i 7,7 di Prkacin, e anche alla voce rimbalzi i numeri sono suddivisi su tutta la squadra senza concentrarsi su un’unica figura.
Oltre allo scontro difficile con la lanciatissima Russia, la Croazia dovrà vedersela contro la Grecia, in uno scontro che si presenta davvero molto interessante, cercando di approfittare del primo turno più semplice contro Israele.
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La sconfitta contro la Croazia è solo un intoppo, una fermata in più, ma ininfluente ai fini dell’unico obiettivo degli iberici: la vittoria dell’Europeo. Per tutta una serie di motivazioni (valore della squadra, paese ospitante, aspettative del Paese, campioni mondiali in carica) la Spagna non può fallire questo appuntamento. Archiviato il passo falso con i croati, gli spagnoli sono pronti a tornare sul parquet ancora più determinati con il chiaro obiettivo di non lasciare niente a nessuno.
La stella è senza ombra di dubbio Pau Gasol, giocatore che ha una voglia matta di portare i suoi sul tetto d’Europa per vendicarsi col fato che lo aveva privato della possibilità di giocarsi fino in fondo il mondiale (vinto poi dai suoi compagni). L’uomo dei Memphis Grizzlies sta tenendo un elevato rendimento con i suoi 23,7 punti a partita cui aggiunge anche 5,6 rimbalzi.
Ma la Spagna, ovviamente, non è solo Pau: Fernandez, Calderon e l’inossidabile Garba, oltre ad una panchina molto lunga, che annovera tra i suoi nomi gente come il Blazer Sergio Rodriguez, garantiscono alla squadra di Pepu Hernandez il ruolo di favorita.
Nessun avversario facile: Israele (sulla carta il più debole), ma sopratutto Grecia e Russia possono dare tutte filo da torcere ai padroni di casa.
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Come gli spagnoli devono dimenticare una sconfitta, quella contro la Russia, occorsa però in circostanze differenti; se infatti gli Spagnoli avevano perso di un solo punto, prendendo una tripla allo scadere, la Grecia è stata dominata per alcuni tratti dalla Russia ed ha mostrato preoccupanti segnali di difficoltà, specialmente in due dei suoi uomini chiave: Papaloukas e Diamantidis.
E’ lampante che qui si sta parlando di gente con esperienza infinita nelle competizioni di altissimo livello, perciò non ci sarebbe da sorprendersi se questi due, assieme a tutta la squadra, crescessero di livello man mano che la posta in palio si alza.
Nel girone eliminatorio il più costante è stato senza ombra di dubbio Spanoulis (13,7 punti in media), giocatore visibilmente voglioso di ridare lustro alla sua carriera dopo gli anni bui formato NBA, seguito da Ntikoudis, autore di 13,3 punti a partita.
La squadra di Yannakis si troverà di fronte due corazzate come Spagna e Croazia (entrambe le partie da vedere assolutamente!) terminando il suo percorso verso la fase successiva con l’abbordabile Portogallo.
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Israele si ritrova nella medesima situazione in cui era nel girone eliminatorio: discreto talento a disposizione ma avversari fuori categoria (e non c’è nessuna delle prime quattro che può recitare la parte della Serbia) perciò le possibilità di superare indenni questo barrage sono davvero poche.
Nella prima fase si sono distinti due giocatori, grazie alle cui giocate è stato possibile raggiungere un traguardo che può già essere considerato soddisfacente: Halperin e Green hanno viaggiato, rispettivamente, a 17 e 14,3 di media, col primo che è stato fondamentale nella vittoria contro la Serbia, quella che ha aperto le porte per il paradiso.
Le partite con Croazia e Spagna sembrano fuori portata per i ragazzi di coach Sherf; l’obiettivo più realistico sembra essere quello di giocarsela col Portogallo per evitare l’ultimo posto del girone, di più non sembrerebbe possibile ma si sa, la palla è rotonda, specialmente nel basket…
[img]http://www.eurobasket2007.org/en/files/{F1396068-5943-4923-9746-FDCF1D6E8FC1}flag_small.gif[/img][b]Portogallo[/b](2 pt.)
Ecco la sorpresona uscita dai gironi eliminatori: la squadra che doveva fare da sparring partner a tutte le altre del girone eliminatorio, quella del “comunque va sarà una vittoria”, quella vittoria l’ha conquistata sul campo (ai danni della Lettonia) e si è così conquistata l’accesso alla seconda fase.
Per i primi quattro posti non se ne parla minimamente, la squarda è inferiore anche al livello di Israele, l’unica squadra con cui i portoghesi possono giocare per raggiungere un altro bel tragurdo, quello di non essere l’ultima della classe di questa fase.
Loro hanno già vinto il loro Europeo e ora possono affrontare con serenità le partite contro Israele, Grecia e Russia. Meritano senza dubbio un grande applauso.
[b]Le gare[/b]
07.09.2007
– Portogallo vs Russia (h. 16:30)
– Israele vs Croazia (h. 19:00)
– Spagna vs Grecia (h. 21:30)
09.09.2007
– Portogallo vs Israele (h. 16:30)
– Grecia vs Croazia (h. 19:00)
– Russia vs Spagna(h. 21:30)
11.09.2007
– Croazia vs Russia (h. 16:30)
– Grecia vs Portogallo (h. 19:00)
– Spagna vs Israele (h. 21:30)