Nella pallacanestro si vedono spesso finali palpitanti, momenti esaltanti, canestri allo scadere, azioni che fanno rimanere col fiato sospeso.. Qualcosa di simile, ma molto più emozionante, è successa a Capo dOrlando, un giovedì come tutti gli altri, nella dodicesima giornata di ritorno che vedeva di fronte lUpea, squadra in crisi, reduce da 7 sconfitte consecutive, e la Benetton Treviso, impigliata fra le ultime della classe, che tenta spudoratamente di scappar via e raggiungere quel treno play-off che piano piano si allontana, anche a causa della penalizzazione di 15 punti inflitta ai propri danni durante il campionato.
In settimana lOrlandina ha modificato il suo organico, inserendo il greco Sotiris Gioulekas per rimpiazzare il vuoto lasciato da Freeman, e prendendo dalla lega di sviluppo americana(D-League) il talento Scooter McFadgon, così da aumentare le proprie rotazioni in vista del complicato finale di stagione.
Per Capo dOrlando ritorna in quintetto il francese Herve Tourè, spento nelle ultime apparizioni, insieme ai soliti Mokongo, Young, Wells e Francis; Treviso, che vanta un roster lunghissimo composto da gente esperta nei vari campionati europei, e ha uno degli allenatori più preparati del continente, scende in campo con Zisis, Lyday, Shumpert, Nelson e Goree.
Così inizia la partita, con una cornice di pubblico da ricordare e con un clima reso caldissimo sin dallinizio sia dai soliti ultras paladini che dal resto della gente presente al palazzo.
Il più attivo fra tutti è Spencer Nelson, ala americana, che mette subito in difficoltà i lunghi di Capo dOrlando: 8 punti e 4 rimbalzi sono le sue statistiche nei primi dieci minuti. Le rotazioni dei campioni dItalia in carica sono illimitate, quindi, soprattutto al ritorno dai timeout, vengono effettuate delle sostituzioni sia per far rifiatare gli americani, sia per avere più agonismo in campo. Tutti gli uomini dellUpea vengono chiamati in causa in attacco, cercando di non addossare troppa responsabilità al capitano Alvin Young, che ormai, dopo lo splendido campionato svolto fin qui, è sistematicamente raddoppiato per la sua enorme pericolosità al tiro. Tra tiri di Mokongo, canestri da sotto di Wells e Francis, e ottime giocate di Tourè, lOrlandina sembra riuscire a tenere il ritmo avversario, cercando di limitare Nelson che ha già 5/9 al tiro. Nel frattempo Mordente e Soragna si dimostrano dei cecchini al tiro da tre punti, portando a +11(35-46) il vantaggio ospite con rispettivamente 2/2 e 1/1 dallarco dei 6,25.
Il primo tempo lascia un po di perplessità al pubblico di casa, che pensa di dover prendere nuovamente una batosta come quella rimediata contro la Montepaschi appena 4 giorni prima. Lottimismo rimane comunque, anche perché oltre limportanza evidente della partita, negli altri campi lAir Avellino e la Bipop Reggio Emilia stanno vincendo a sorpresa nei parquet di Milano e Fortitudo, e quindi si sente il bisogno di dover conquistare necessariamente i due punti per non essere risucchiati definitivamente dalle inseguitrici.
Sfruttando quindi le sue maggiori rotazioni, Perdichizzi butta in campo anche il nuovo arrivato Gioulekas, che nei primi due quarti si era subito messo in mostra realizzando una tripla. Anche Busca viene utilizzato in coppia con Mokongo, così da dare riposo a Young; ma qualcosa ancora non và: la difesa lascia buchi imbarazzanti, e sui pick and roll viene effettuato il raddoppio senza che nessuno vada a prendere il lungo(Goree) che nel frattempo taglia, riceve la palla, e può schiacciare comodamente.
La superiorità si avverte, ma sul 51-65 i giocatori non si demoralizzano e chiedono ancora il sostegno del pubblico, che come sempre risponde e continua ad incitare i propri beniamini fino allultimo minuto. Ed ecco che la partita cambia volto: Treviso, inondata dai fischi assordanti del palazzetto, non riesce a mantenere fluida la propria manovra offensiva, e puntando principalmente a fermare il capitano Young, lascia libero il greco Gioulekas, che con grande freddezza e professionalità si carica la squadra sulle spalle mette unaltra tripla, e cattura 3 importantissimi rimbalzi. Il distacco che dopo lallungo non era più sceso sotto gli 8 punti, adesso diventa di sole 6 lunghezze.
David Blatt non riconosce più i suoi uomini, ed è costretto a chiamare un timeout per rivedere la situazione e per cercare di far riprendere la sua squadra dallamnesia. Perdichizzi, invece, fa una mossa azzardata, e con molto stupore dei tifosi fa rientrare Tourè per Young.
Mancano 2 e ancora Treviso non ha segnato nessun canestro dal campo: così è ancora Gioulekas a segnare un canestro da due e a mettere due tiri liberi. Allora rientra Young, Treviso penetra con Shumpert ma non và, e il rimbalzo è proprio della guardia biancoblu. Lazione decisiva arriva quando Young decide di impostare lazione ancora sul Gioulekas, che vede subito il taglio del compagno e incredibilmente riesce ad impattare la partita. La Benetton sbaglia ancora, e il canestro più importante questa volta lo segna Young. Treviso appende le sue speranze al tiro libero, sbagliando il secondo con Goree, ma non riuscendo a catturare il rimbalzo perché Tourè vola su tutti e porta in mano trionfante il pallone.
La partita finisce con un incredibile 0/13 dal campo di Treviso nellultima frazione, anche Avellino e Reggio Emilia vincono, ma poco importa, perché riuscire a compiere unimpresa tale è da veri e propri eroi. E adesso arriva la trasferta di Milano..
[b]Sergio Librizzi[/b]