Non doveva andare così. Quella di questa sera è una sconfitta che getta sottoterra il morale degli uomini in biancoverde. Dopo un’ottima partenza nel girone di ritorno, con vittoria interna con Livorno e vittoria esterna a Capo d’Orlando, il cammino di Avellino prosegue con 2 sconfitte, dopo la sfortunata trasferta in terra toscana. Il derby con Napoli diventa così da importante a fondamentale, sia per recuperare fiducia in se stessi che per portare in cascina fieno preziosissimo in chiave salvezza.
Boniciolli inizia il match con in campo Zimmermann, Curry, Strong, Radulovic e Jamison, Magnano risponde con Keys, Carter, Holland, Galanda e Fernandez.
Il match inizia sotto i migliori auspici per i padroni di casa, che grazie a una difesa serrata lasciano pochi spazi agli avversari, portandosi dopo 4′ sul 15-7. Qualcosa però si inceppa dei meccanismi del team di Boniciolli, perché nei successivi 6′ che separano le 2 squadre in campo dal primo intervallo breve i padroni di casa tentano soltanto 4 tiri dal campo, pur continuando a difendere con costanza. C’è però poco da fare se di fronte c’è un grande giocatore come Delonte Holland, che al termine della partita scriverà 30 nella casella dei punti segnati. Il quarto si chiude con 2 punti di Dorkofikis, che porta il punteggio sul 21-17, e con l’errore dall’arco di Keys. Da notare l’ottimo 10/11 da 2 per Avellino, che non prova mai la conclusione dall’arco nei primi 10′.
Al rientro in campo Avellino sembra padrone della partita, sul 26-19 recupera 2 palloni (Zimmermann e Strong), entrambi realizzati, che danno ai padroni di casa il massimo vantaggio (+11) e costringono coach Magnano al time-out. Mancano 6′ al tè caldo, ed è qui che i 2 punti iniziano a dirigersi verso la Lombardia. Gli ospiti recuperano punto su punto, prima agganciando Avellino e poi superandola, e chiudono il quarto (36-38) piazzando un parziale di 19-6 (complice l’ottima vena dall’arco).
Nella terza frazione di gioco Varese prova ad allungare, ma l’Air si riporta sotto con Jamison (46-47), anche se il centrone è sottotono rispetto alle ultime uscite. Ci pensa però una tripla di Holland a riportare sul +4 gli ospiti, seguita da 4 punti di De Pol e da una tripla improponibile di Fernandez, che spegne gli entusiasmi di Strong&co. (48-57). Prima dell’ultima pausa c’è tempo per 2 punti di Petrov, l’ennesima tripla di Holland e 2 liberi di Radulovic. Il tabellone luminoso segna 52-60, e le due squadre si preparano a giocarsi tutto negli ultimi 10′.
Avellino sembra vogliosa di vincere e si riporta sul -4 con 2 canestri di Curry e Zimmermann, ma Varese piazza in men che non si dica un parziale mortifero di 10-0 e la partita è praticamente chiusa. L’ultimo tentativo dei padroni di casa si chiama fallo sistematico, ma gli ospiti sono infallibili dalla lunetta. Si chiude sul 72-87, i numerosi tifosi biancorossi presenti sugli spalti del PalaDelMauro possono festeggiare, anche se sarebbe bene non esagerare.
Quintetto tipo: Zimmermann – Curry – Holland – De Pol – Fernandez
TABELLINI
AIR AVELLINO – WHIRLPOOL VARESE 72-87
AIR AVELLINO: Radulovic 9, Jamison 12, Curry 20, Strong 8, Petrov 2, Dorkofikis 2, Rossetti 0, Cerullo ne, Zimmermann 13, Maioli ne, Frascolla G. ne, Lisicky 6. All. Boniciolli.
WHIRLPOOL VARESE: Capin 12, Hafnar 2, Howell 4, Holland 30, De Pol 9, Galanda 2, Keys 8, Carter 9, Fernandez 11, Genovese ne, Antonelli ne, Gergati ne. All. Magnano.
Arbitri: Sahin, Seghetti, Tullio.
NOTE
Parziali: 5′ 15-9, 10′ 21-17; 15′ 32-26, 20′ 36-38; 25′ 42-47, 30′ 52-60; 35′ 56-68, 40′ 72-87.
Usciti per 5 falli: Strong.
Rimbalzi: Air 26, Whirlpool 34.
Percentuali:
Tiri da 2: Air 70% (26/37), Whirlpool 53% (20/38).
Tiri da 3: Air 20% (3/15), Whirlpool 44% (11/25).
Tiri liberi: Air 69% (11/16), Whirlpool 88% (14/16).
Spettatori 1370.
DOPO PARTITA
Boniciolli: “C’è profondo rispetto nei confronti della delusione del pubblico per la sconfitta.
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, oggi abbiamo difeso ai limiti della perfezione per 30 minuti, ma il nostro problema è stato l’attacco, soprattutto il tiro da 3 (20%).
Varese stasera ha confermato di essere un gruppo di eccellenti giocatori che ruota attorno a una grande stella, che risponde al nome di Holland.
Questa è stata una brutta sconfitta, soprattutto per il morale, domenica dobbiamo rifarci con Napoli.
Il colpo del KO è stata la tripla di Fernandez da 9 metri e mezzo, dopo l’ennesimo rimbalzo offensivo. Questo canestro ci ha tolto morale ed energia.
La situazione dal punto di vista psicologico non è delle migliori, ma se il gruppo resterà compatto non sarà impossibile uscirne”.
Magnano: “Eravam in una situazione abbastanza complicata, venivamo da 2 sconfitte consecutive. Ma oggi abbiamo capito fin da subito che era importante vincere.
Abbiamo giocato bene soprattutto nel secondo quarto. Siamo riusciti a bloccare Radulovic, uno degli uomini più importanti per Avellino.
E’ vero, nell’ultimo quarto è stato molto importante l’ingresso del duo Hafnar-Capin, ma per vincere questa partita avevamo bisogno di difesa e gioco di squadra, ed entrambi non sono mancati”.