[b]Ottima prova per i sutorini sul parquet delle final eight, lottano fino alla fine allinterno di una partita governata dallassoluto equilibrio ma alla fine la spunta lArmani Milano con un punteggio di 74 a 70.[/b]
Se qualcuno aveva qualche dubbio sulla presenza della piccola Premiata Montegranaro alle final di Coppa Italia, la partita di ieri contro Milano ha sciolto ogni incertezza. Gli uomini di Pillastrini sono stati autori di una grandissima partita che, al cospetto di una Armani non in giornata da 10 e lode e senza il terribile Bulleri (in giacca e cravatta in panchina), avrebbero potuto riportare a casa senza troppi problemi. Tallone dAchille, questa volta, non le solite palle perse ma una caratteristica che fa occupare ai marchigiani il primo posto in una delle tantissime classifiche che vengono stilate dalla Lega ovvero il tiro da tre. Il fatto di averne sbagliati qualcuno di troppo, soprattutto nellultimo quarto, ha pesato tantissimo in particolare da Vitali e dal professore Childress, autore, comunque sia di un partitone (sicuramente il migliore in maglia giallo-blu insieme ad un ritrovato Amoroso, finalmente!)
La partenza vede delle anomalie nel quintetto di Pillastrini, mancano Nikagbatse, Slay e Thomas (influenzato) per Steffel, Vitali e Maresca insieme ai soliti Childress e Amoroso. Shultze (il terribile), Blair ( la potenza), Green, Garris e il fenomeno Gallinari gli uomini scelti da Sasha Djordevic nella cornice di un pressochè vuoto PalaMalaguti (la Virtus giocava il turno dopo e la Climamio questanno non è presente alla kermesse) in cui però non mancano i Sutor Rangers giunti in circa un centinaio a Bologna al cospetto di una scarna tifoseria milanese (dieci o poco più).
Blair, colui che darà filo da torcere (e anche qualche gomitata di troppo) ad un redivivo Amoroso inaugura la partita con una schiacciata a cui risponde Steffel e Vitali con una tripla che fa mettere subito la testa avanti ai sutorini per 5 a 2 a pochissimi istanti dallinizio. La panchina giallo-blu ha qualche problema per infortuni (ancora Canavesi e il suo ginocchio in ripresa ma non ancora in forma) e influenze varie e Pilla decide di far girare la testa alla difesa milanese con una rotazione al minuto. Entrano Demartini, Nika, Canavesi mentre il professor Childress mette la sua firma sull11 a 7 sutorino prima di un parziale di 6 a 0 tutto per i rossi milanesi che significa sorpasso. Slay ha capito che la perseveranza può pagare e al terzo tentativo insacca una tripla del pareggio. Il primo quarto termina sulle note di Amoroso che recupera anche un rimbalzo offensivo su tiro libero mancato da Childress, fa un canestro, come gli riesce meglio, e che permette di chiudere il periodo in vantaggio di uno (19 a 18).
Una tripla di Nikagbtase e una sua successiva giocata, alla NBA maniera, manda ancora più avanti Montegranaro, poi la premiata-ditta Childress-Amoroso danno vita ad unazione (pallone intercettato dal professore passaggio schiacciato a terra del centro marchigiano e canestro per lui) che mandano i marchigiani sul più sei. Milano non ci sta e nelle persone di Calabria e Garris va di nuovo avanti se non fosse per Vitali che rovina i loro progetti con una tripla del 34 a 35 giallo-blu. Si và al riposo sul 38 pari dopo la richiesta da parte di Djordevic dellistant-replay che, però, avvalla la decisione già presa dalla terna arbitrale (Sabetta-Duranti e Taurino) a favore della Premiata.
Un breve accenno alla statistiche vede Montegranaro vincente nella conquista dei rimbalzi in attacco (7 nel primo tempo, 12 alla fine della partita contro i 5 di Milano) quando si pensava che avrebbe subito la pesantezza dei lunghi milanesi (Blair su tutti).
Si torna in campo, nella formazione sutorina vige un po di confusione e, con un Thomas che rimane seduto in panchina, Calabria e Shultze (migliore in maglia rosso-oro) infilano due triple a fronte di soli quattro miseri punti giallo-blu in otto minuti di gioco. Shultze persevera con tiri liberi e una tripla che porteranno i suoi a più nove, Amoroso e Slay ci mettono una pezza e il terzultimo periodo si chiude 49 a 52 per Milano.
Il finale di partita riserva emozioni a non finire. La partita cresce spaventosamente sotto al profilo dellintensità offensiva e totale equilibrio per le due formazioni che sembrano copiarsi a vicenda le soluzioni in attacco. Continuo botta e risposta sia nel tiro da tre che da due. Solo per un momento la Sutor mette la freccia (sul 69 a 66) che significa boato negli spalti giallo-blu prima che Shultze rimette la situazione in parità con una tripla e che Blair mandi avanti la baracca con un canestro da due. Vitali e Nikagbatse, le mani calde della Premiata, sbagliano dalla linea da tre e Milano si porta a casa la partita con un risultato di 74 a 70.
Contentezza sì per aver partecipato ma anche tanti rimpianti in casa dei sutorini. Con un roster al 100% potevano tingere di giallo-blu le semifinali di Sabato 10 dove, per il momento, saranno Milano e Bologna Virtus le prime ad aver riservato un opzione sulla coppa che verrà consegnata Domenica 11 Febbraio.
[b]Armani Jeans Milano[/b]: Mercante n.e., Schultze 16, Green 8, Gallinari 10, Garris 12, Bennermann, Watson 6, Blair 11, Calabria 8, Gigena 3. All. Djordevic
[b]Premiata Montegranaro[/b]: Childress 12, Slay 13, Spippoli n.e., Nikagbatse 7, Maresca 3, Vitali 10, Demartini, Amoroso 17, Steffel 4, Canavesi 4. All Pillastrini.
Arbitri: Enrico Sabetta, Massimiliano Duranti, Paolo Taurino
Parziali 18 19; 38 38; 52 49;
[b]Interviste[/b]
Pillastrini: Non siamo mai usciti dalla partita, sbagliando qualcosa di importante nei frangenti chiave mentre loro sul 66-69 hanno trovato una bomba difficilissima di Shultze. Comunque, di positivo cè stata quella reazione che ci ha portato da -9 a +3 con diverse prodezze in attacco. La nostra Coppa Italia si ferma qui ma andiamo avanti in Campionato”. Dispiace molto non essere qui sabato a giocarci la semifinale ed è quello che conta. Per il resto, tutti ci hanno fatto complimenti che mi auguro siano meritati. Questo peró non ci deve far uscire da qui come se avessimo vinto. Da qui dobbiamo compiere un ulteriore passettino in avanti perchè ne abbiamo le possibilità.
Chiara Marzan