La Benetton Treviso va in semifinale battendo la Lottomatica Roma per 75-67, grazie ad una prima parte di ultimo quarto in cui ha difeso alla grande (appena 4 punti per gli avversari in 7), cosa che le ha consentito il break decisivo. I Casuals hanno beneficiato in attacco della vena di Lyday (20 punti con 4/6 da 3) e Goree (17 con 4/6 da 3 e 8 rimbalzi) e di unottima percentuale da 2 (discreta cioè molto meglio del solito, quella da 3, 9/25). Roma ha avuto bottini importanti da Hawkins (16) e Chatman (15, confusionario, ma ben 9 falli subiti), ma alla fine ha pagato un approccio un pò troppo soft (in questo per altro imitata dagli avversari) e soprattutto linfortunio alla mano di Bodiroga a metà del secondo quarto (poi 2 soli punti, dalla lunetta).
Roma segna il primo canestro con un back door di Tonolli, ma nelle azioni seguenti il suo attacco stenta e così Treviso si porta sul 7-2. I romani ritrovano ossigeno con una bomba di Hawkins. Il ritmo è blando e Treviso, che come dabitudine spara a salve dallarco, grazie ad un netto dominio a rimbalzo è in leggero controllo: 11-5, con 4 punti in fila di Lyday. Un gioco da 3 punti di Chatman e un gancio di Mavrokefalidis consentono però a Roma il sorpasso (19-17) nel finale di un quarto giocato a marce basse.
4 punti di Soragna aprono il secondo parziale. La Benetton sembra metterci più intensità in difesa, che comunque rimane al di sotto degli standards. Lyday e Gigli rompono il ghiaccio dalla lunga distanza e Treviso vola a +6 (27-21). Roma non muove benissimo la palla, tuttavia risce a rimanere a contatto con le giocate dei singoli. Treviso allunga ancora con un parziale di 6-0,concluso con una schiacciata di Goree su pick&roll (37-27). Bodiroga segna su scarico di Chatman ma deve lasciare il campo per un infortunio a una mano. Roma, fin qui in difficoltà contro una squadra che non sta incantando per intensità, finalmente stringe le maglie in difesa: lattacco dei trevigiani va così in affanno. Sullultima azione del quarto Lyday perde malamente la palla e Goree ferma Chatman con un fallo antisportivo. Il 2/2 dalla lunetta del play americano manda al riposo sul 37-33 per i Casuals. Entrambe le squadre tirano male da 3 (nulla di insolito per entrambe), ma bene da 2 (15/19 per Treviso, 11/18 per Roma): in questo, i demeriti delle difese sono evidenti.
In avvio di ripresa la difesa romana appare più aggressiva. Treviso tuttavia si riporta a +7 (44-37) con il primo ed unico canestro di un Lorbek sotto tono (3 punti e 2 tiri dal campo). Le squadre iniziano a prenderci dallarco (segnano in sequenza Hawkins, Lyday, Tonolli e Goree) e la partita, pur senza decollare, si vivacizza un pò. Sono ancora le triple di Lyday e Goree a far scappare Treviso sul 58-49, ma il tap-in di Mavrokefalidis (10 punti) e il canestro di Chatman in contropiede mantengono aperta la gara. 58-53 al 30.
Lultimo quarto inizia con un 6-0 per la Benetton firmato Soragna (in netta ripresa, 8 punti) e Nelson. Repesa chiama time out, ma Roma continua a soffrire la buonissima difesa degli avversari. È questo infatti il momento in cui si scava il solco decisivo. La tripla di Lyday decreta il massimo vantaggio biancoverde, 70-56, e con 3 da giocare la partita sembra segnata. Treviso però inizia a pasticciare in attacco e Roma mostra di non essere morta. Chatman fa 1/2 dalla lunetta, ma i suoi conquistano il rimbalzo e Tonolli infila la bomba dallangolo. Il parziale favorevole per i romani è di 8-0 (per il 70-64). Con 2 da giocare tutto è ancora aperto, ma nellazione seguente, allo scadere dei 24, Zisis pesca dallangolo la tripla taglia gambe, che di fatto chiude la gara. 75-67 il finale.
Non è stata una partita indimenticabile. E del resto non erano queste le squadre che sulla carta potevano garantire un alto tasso di spettacolarità. Non in questo momento, almeno. Suona però strano che per almeno 25 sia mancata anche lintensità. In ogni modo la vittoria della Benetton sembra legittima, perchè gli uomini di Blatt il loro lhanno fatto: pur non avendo preso in mano linerzia della gara se non nel finale, è infatti vero che hanno condotto la partita per larghi tratti, senza evidenziare (battute finali a parte, col traguardo ormai in vista) momenti di particolare difficoltà. In più la circolazione di palla oggi ha funzionato assai bene: non è un caso lottimo 22/33 da 2. Domani con Siena ci vorrà comunque più aggressività in difesa.
Roma è rimasta caparbiamente a contatto fino allultimo quarto, poi ha ceduto: anche in una parttia di scarsa intensità le rotazioni più corte hanno probabilmente fatto la differenza. Gli uomini di Repesa hanno dato tutto nel finale, provando a rientrare (e chissà come sarebbe andata se Zisis avesse fallito la tripla…), ma con Bodiroga a mezzo servizio (8 punti) tutto si è fatto ancor più complicato.