Nella pallacanestro le partite non sono mai già decise prima di iniziare, e questa stagione sta dimostrando in pieno come ogni partita ha una storia a sé e in diversi casi il pronostico pre-gara è stato ribaltato. La partita di ieri sera al PalaFantozzi è un esempio: di fronte lAir Avellino di coach Boniciolli, in piena crisi e in lotta per la salvezza, e lUpea Capo dOrlando, delusa dallesclusione alle Final Eight, in lotta per una salvezza tranquilla. Entrambe reduci da sconfitte: i primi in casa dellAngelico di 27 punti, i secondi con Reggio Emilia nello scontro che li avrebbe, in caso di vittoria, qualificati alla Coppa Italia. La tensione si fa sentire, anche se i ragazzi di coach Perdichizzi nel pre-partita sembrano molto rilassati e sicuri; presente anche una ventina di tifosi provenienti dalla Campania. Sarebbe stata la sfida fra i due capocannonieri del campionato: Alvin Young e Ramel Curry, ma questultimo colpito da unimprovvisa febbre nella notte non ha preso parte allincontro; questo di certo era un motivo in più per giustificare la sicurezza dei paladini. Ma le cose non vanno proprio così: Avellino schiera in campo i due nuovi arrivi Zimmerman e Radulovic, insieme a Darby, Strong e Jamison; per lUpea invece il solito quintetto, con Mokongo, Young, Freeman, Wells e Rush.
La partita vede subito in difficoltà i padroni di casa e il capitano Young, che non riesce a segnare soffrendo la marcatura asfissiante di Avellino. Larma di Boniciolli, infatti, si è rivelata proprio la difesa che ha limitato i principali tiratori di Capo dOrlando; la soluzione alternativa però si è rivelata la precisione al tiro del giovane play francese dellUpea, Mike Mokongo, che nel primo quarto ha realizzato 11 punti con 3/3 da tre e 1/1 da due. Il sostituto sembrava essere trovato, ma nellaltra metà del campo lUpea soffre la potenza fisica di Jamison e lesperienza di Nikola Radulovic. Lex senese si prende sulle spalle la squadra e esce perfetto al tiro al termine dei primi due quarti di gioco. LUpea divide un pò i punti, ma alla pausa lunga cè poca convinzione sul gioco espresso nonostante il vantaggio 38-36.
Alla ripresa la storia è la stessa: molte palle perse banali, difficoltà al tiro per Tourè e Freeman e difesa poco attenta; Avellino è sempre attaccata alla partita e non vuole mollare. Anche Strong comincia a dare il suo contributo, ma i leader della squadra rimangono Jamison e Radulovic. Il risultato rimane fermo per parecchio tempo su 49-44 e lUpea non trova la giusta spinta per scappare e prendere il largo. Il 53-49 di fine terzo quarto lascia ancora un pò perplessi i tifosi che manifestano paura per gli ultimi 10 minuti.
Nel frattempo Young cerca di entrare in partita insieme a Wells, conducendo due contropiedi che sembrano spezzare le gambe ai campani. Unalternativa per tentare di cambiare landazzo della partita è mandare ai liberi Harold Jamison, e questa soluzione si rivela ottima perché il centro biancoverde risponde con un deludente 6/14, mostrando la sua difficoltà dalla linea della carità. Questa lacuna però, non basta per fermare lex scafatese, che da 2 chiude con un ottimo 8/13; la tripla dallangolo di Mokongo, indotta dal contropiede con scarico finale di Young, dà fiducia ai paladini.
Negli ultimi minuti il protagonista della partita diventa lex di turno Marco Rossetti, che a molti tifosi orlandini non ha lasciato un gran ricordo per la deludente stagione in B1, che realizzando ben 9 punti(il suo massimo stagionale, tenendo in considerazione anche il suo scarso minutaggio) spezza la partita e porta il distacco fra le due squadre a 3 lunghezze. Freeman sbaglia dallaltro lato e Avellino passa in vantaggio di 5 punti con un canestro di Radulovic. La partita non è ancora finita, perché Rush serve a Wells il canestro e fallo del -3, ma Jayson sbaglia il libero e lascia con pochi secondi dalla fine la palla agli irpini. Nellazione seguente Rush ferma fallosamente Jamison che fa 1/2 ai liberi; con il -4 Mokongo tenta il tiro della disperazione da 3 punti: la palla esce con molta sfortuna, ma viene raccolta da Wells che segna e manda il risultato sul 68-70. Avellino ha a disposizione 35 sul cronometro: Zimmerman porta palla e Mokongo lo pressa, ma la palla và ancora da Radulovic: litalo-croato fa un po di finte, e marcato da Wells cerca più volte di penetrare, trovando finalmente lattimo giusto per andare a canestro e appoggiare al tabellone. A 15 Young tenta un tiro veloce, perde palla, poi la recupera e Mokongo sbaglia da sotto: il rimbalzo è di Strong e lultimo canestro è di Marco Rossetti che così chiude la partita 68-74 e si prende una grossa rivincita.
Terza sconfitta casalinga per i paladini dopo quella con Scafati e Milano, promettente vittoria invece per i ragazzi di Avellino che tornano a casa con 2 punti in mano, agguantando così Reggio Emilia a quota 10 punti in classifica. Svanisce così la possibilità dellUpea di ritrovarsi nuovamente a pari punti con Benetton e Lottomatica in sesta posizione, in piena zona alta; questa sconfitta condanna a guardare con più attenzione in basso, ma senza scoraggiarsi troppo, pensando che queste due sconfitte sono state solamente un incidente di percorso.
[b]Sergio Librizzi[/b]