[b]Da Casale Monferrato a Montegranaro linizio di stagione del giocatore piu stravagante e particolare di tutto il campionato di serie A.[/b]
Quando è arrivato a Montegranaro lentusiamo nellaccoglierlo non è stato dei migliori. Nel precampionato svolto dalla Premiata non aveva strabiliato il popolo suturino, non aveva convinto il suo lavoro sotto canestro come anche la sua non proprio atletica forma fisica. Tuttavia cerano molto speranze riposte in lui, dopo Hurd, che aveva abbandonato la squadra prima degli storici play off nel Maggio scorso, cera bisogno di un centro americano che potesse risolvere le partite nei momenti critici e che potesse fare coppia con laltro americano italiano (Amoroso).
Così è iniziata la storia di Ronald Slay a Montegranaro, nel corso dei mesi lapproccio dei sutorini nei suoi confronti è cambiato al punto che ora viene considerato un grande giocatore al quale si devono molti punti (233 finora in totale) e tante belle partite. Rimbalzista, autore di numeri da NBA e perché no, showman, con tanto di balletti (lultimo quello fatto allentrata nel campo di Torino per lAll Star Game).
Ron Slay gioca per vincere, si arrabbia quando questo non succede e non si fa scrupoli nel dimostrarlo. Questo suo ardore gli ha comportato lespulsione dal campo nella partita contro la TD Shop Livorno, unico passo falso di questi mesi in maglia giallo-blu. Le statistiche su di lui fioccano grandi numeri in quantità e qualità: termina i match regolarmente in doppia cifra e spesso anche da top scorer (nota di merito nella partita contro la Bipop dove ha realizzato 33 punti), 78 i rimbalzi difensivi conquistati, dati questi che gli portano ottime valutazioni settimanali da parte della Lega.
Dice di trovarsi bene nel piccolo centro calzaturiero sotto la guida di Coach Pillastrini, nonostante la sua Memphis sia lontanissima, mantiene le sue abitudini da americano, presentandosi regolarmente a qualsiasi appuntamento extra-gioco con i suoi inseparabili occhiali da sole dei quali possiede una vasta collezione, con le sue strambe abitudini alimentari e la sua idiosincrasia verso le macchine non provviste di cambio automatico.
Il popolo suturino lo tifa e lo acclama e lui risponde simulando il give me five sotto la curva dei tifosi e mandando baci quando si alzano le prime note del coro dedicato a lui. Cè abbastanza materiale per affermare che sia una delle più inaspettate sorprese di questa serie A, dopo la stagione che aveva svolto lanno scorso in A2 a Casale Monferrato. Sappiamo benissimo che coach Pillastrini ha la capacità di tramutare in oro qualsiasi cosa tocchi e col “John Travolta” della pallacanestro ha fatto e continua a fare un ottimo lavoro.
Chiara Marzan