Dopo le due sconfitte esterne contro Vidivici Bologna e Siviglia Teramo, la squadra di coach Sacripanti torna a vincere e lo fa davanti al pubblico di casa che nella prima gara laveva trascinato alla rimonta contro i campioni dItalia.
Per Cantù oltre al solito Jordan cè da segnalare il lieto risveglio di Phil Jones. Per il neozelandese, una magnifica prova con 19 punti in 29 con un 5/7 dai 6.25. Ottima la prova anche del lungo Smith che nonostante in avanti si faccia vedere ben poco, sul fronte difensivo si è dimostrato una belva in tutti sensi (da ricordare una stoppata allucinante su Damon Williams).
Parlando della Snaidero cè da dire che nel team di Pancotto si sente la mancanza di un leader quale Allen lo scorso anno. Damon Williams, nonostante sia apparso in miglioramento non riesce ancora a dare quel contributo che lo scorso anno condusse l Angelico Biella ai play-off. Solita prova tutto cuore dell ex Christian Di Giuliomaria che insieme a Wisniewski ha offerto un buon contributo. Male invece Jaacks, apparso fuori forma e completamente fuori dagli schemi degli arancioni.
Sul fronte partita la squadra friulana può solo recriminare con se stessa per il calo dellultimo quarto che, dopo il mancato canestro del sorpasso da parte di Jacob Jaacks, ha portato a subire un parziale di 18 a 2 che ha chiuso la partita.
Le due squadre sono state sempre punto a punto prima del break finale. Nel primo quarto, i primi due punti sono realizzati da Shaw. La squadra canturina prova lallungo con la bomba dellirlandese Mc Grath che sigla il più sette. Gli ospiti però non ci stanno, e nellultimo minuto accorciano prima con il canestro di Valters e poi con lo schiaccione del lungo Di Giuliomaria (18-15).
Nel secondo quarto la squadra friulana passa a condurre con Antonutti ma arriva prontamente il pareggio di Jordan sul 20 a 20. Break dei padroni di casa che volano sul + 10 ma sul finire di quarto la squadra di Pancotto riesce a scendere sotto il muro della doppia cifra (36-39)
Ritorno sul parquet e cè subito un ottima Udine, che, trascinata da Di Giuliomaria, agguanta il pari con due bombe nel giro di un minuto proprio del suo capitano per il 40 a 40 quando il cronometro segna 5 al termine del quarto. Squadre che procedono punto a punto e si va allultimo quarto sul più uno per i bianco blu (50-49).
Ultimi 10 che partono ancora nel segno di Christian Di Giuliomaria che sigla il momentaneo 54 a 53. Qui la partita cambia completamente volto: la Snaidero si addormenta e Cantù ne approfitta siglando un parziale di 19 a 2. La partita va quindi a concludersi con i friulani che riportano a 15 il margine tra le due squadre. Un divario forse ingiusto vista la prova dei ragazzi di Pancotto ma che va a legittimare la forza di un gruppo che piano piano comincia a conoscersi. Per i ragazzi di Sacripanti arrivano finalmente altri 2 punti che portano la squadra a 4 nell attesa del match di domenica prossima contro la Legea Scafati al Pala Mangano.
TOP 5: M.JORDAN / MAZZARINO / JONES / SMITH / DI GIULIOMARIA
TABELLINO
PALLACANESTRO CANTU 75 VS SNAIDERO UDINE 60
PALLACANESTRO CANTU: Smith 8, Jordan 16, Wilson 4, Jones 19, Della Felba, McGrath 7, Shaw 12, Mazzarino 8, Bosa, Squarcina, Bloise, Williams 1. All. Sacripanti.
SNAIDERO UDINE: Wisniewski 9, Dri, Zacchetti, Gigena 4, Antonutti 7, Di Giuliomaria 14, Williams 14, OBannon 8, Jaacks, Kastmiler, Mutombo, Valters 4. All. Pancotto.
Arbitri: Lamonica, Tullio, Quacci.
Note: 1°q. 18-15; 2°q. 36-29; 3°q. 50-49. Spettatori, 2.977; Abbonati, 2.452; Incasso, 32.329,00 Euro.
Coach Pino Sacripanti spiega come è andata la gara.
“Per noi questa era una partita delicatissima perché venivamo da due sconfitte consecutive e perdere oggi in casa contro Udine ci avrebbe dato problemi sulla consapevolezza del lavoro svolto che è tanto e fatto bene. Meritavamo forse qualcosa di più a Teramo ma siamo stati un po’ immaturi nel momento della durezza invece oggi abbiamo preso 29 punti nei primi 20′ e 31 nei secondi 20′. Anche quando abbiamo avuto qualche calo in attacco, in difesa siamo sempre riusciti a tenerli lì ed è molto importante perché siamo una squadra molto giovane ed inesperta con giocatori che devono capire ancora il nostro campionato ma che ce la stanno mettendo tutta lavorando duro in palestra. In secondo luogo sono molto contento della prestazione di Phil Jones perché era un momento in cui tirava e non segnava mai e questo è importante per capire a tutti gli altri che noi siamo questi qui e quindi non c’è un giocatore che quando va male non gioca: quando va male deve riuscire a stare in campo lo stesso. Dobbiamo essere consapevoli di essere questi e proprio perché hanno questa grande responsabilità di minutaggio devono essere sempre presenti”.
Poi Sacripanti parla della gara vinta conto la Snaidero…
“Abbiamo avuto un calo nel terzo quarto probabilmente dovuto ad un po’ di ansia di vincere. Poi siamo riusciti a ritornare bene e mi fa molto piacere che nell’ultimo quarto abbiamo preso solo 11 punti, di cui quattro verso la fine e questo è un bel segnale”.
Su Lamayn Wilson, autore di una prestazione sottotono, Sacripanti si ricollega al discorso fatto per Jones.
“I giocatori sanno che siamo questi. Di solito succede che il giocatore che gioca male dice che gioca male perché non ha fiducia o gioca pochi minuti. Qui questo problema non esiste. Loro non hanno nessun tipo di alibi e sanno che noi non ci possiamo mai permettere che qualcuno non sia nella partita a livello mentale. Wilson lo aspetteremo perché in allenamento fa sempre canestro e noi abbiamo fiducia in lui”.
PANCOTTO: “PER 30′ ABBIAMO GIOCATO ALLA PARI”
Terza sconfitta in quattro partite di campionato per la Snaidero Udine. A raccontare la battuta d’arresto del Pianella è l’allenatore Cesare Pancotto.
“Direi che questa partita ci dimostra che abbiamo una squadra che deve crescere e deve completare la propria crescita. Abbiamo giocato 30′ alla pari con Cantù ed abbiamo avuto un break che ci è costato la partita, ed in quel break ci sono tutte le cose che dobbiamo far crescere. Prima di tutto dobbiamo capire che per superare una difficoltà bisogna farlo tutti insieme. La seconda è che ci sono momenti in partita in cui la difesa deve essere un baluardo. Terzo, che in attacco dobbiamo fare più passaggi, sia per caratteristiche nostre che per quelle degli avversari, soprattutto oggi contro Cantù. Nel momento in cui potevamo prendere in mano la partita, abbiamo sbagliato noi e Jordan ha segnato dalla parte opposta. Tutto questo ha creato fiducia in loro. Poi abbiamo fatto anche un po’ troppi errori e questo mi porta a pensare che come gruppo dobbiamo imparare a giocare fuori casa, perché 30′ non bastano e bisogna arrivare a farne 40′ ed in quei 40′ riuscire ad essere una squadra che morde di più in difesa e che trova più tiri e più canestri vicino all’area dei 3″ e che costruisca meglio i suoi tiri da tre punti”.