…e si riparte da qui: Panathinaikos e Olympiacos hanno tutta l’intenzione di rendere l’Eurolega una dependance del campionato greco. In realtà si tratterebbe di un ritorno al recente passato, a quella metà degli anni ’90 che vide verdi e biancorossi battagliare a livello di semifinali e finali. E con la Final Four in programma proprio ad Atene per le avversarie si prevedono tempi difficili.
All’ombra dell’Acropoli le stelle non sono mai mancate, parliamo di Dominique Wilkins e Dejan Bodiroga, o Dino Radja e Rivers. Oggi le sirene ateniesi sono tornate a farsi sentire con molta insistenza. Il Panathinaikos, 8 scudetti negli ultimi 9 anni, ultima vittoria in Eurolega nel 2002 e forse proprio per cercare di colmare il gap dalle parti del Pireo (leggi Olympiacos) quest’anno ha deciso di fare le cose in grande.
Il budget è superiore a quello delle squadre di casa nostra (e forse anche delle spagnole): sono arrivati Ryan Stack, Giannis Bouroussis, Henry Domercant, l’ex Pesaro Scoonie Penn e pure Arvydas Macijauskas. Il lituano, reduce dall’infelice esperienza NBA con gli Hornets, è comunque in grado di spostare gli equilibri nel Vecchio Continente, un lusso che solo lo squadrone greco poteva permettersi. In panchina c”è Pini Gershon: non Mr. Simpatia di sicuro ma una garanzia ad alti livelli, pur ancora da dimostrarsi tale lontano da Tel Aviv (e da Anthony Parker volato nel frattempo in quel di Toronto).
Il Pana non resta certo a guardare. Gli ateniesi quest’anno potranno contare sull”MVP della finale scudetto tra Climamio e Benetton: Ramunas Siskauskas. Sotto canestro coach Obradovic si affiderà alla presenza di Robertas Javtokas. Il 26enne centro lituano (MVP della finale di Uleb Cup 2005) lascia il Lietuvos Rytas dopo 6 stagioni. E non è tutto: per compensare le partenze di Vasilis Spanoulis e Jaka Lakovic è arrivato anche Dimos Dikoudis e sono aperte le trattative per portare ad Atene Milos Vujanic e Vule Avdalovic.
In casa nostra è importante sottolineare un grande ritorno nella massima competizione continentale: quello di Dejan Bodiroga. Uno dei più grandi a non essere mai passato oltreoceano, sponda NBA, merita ancora questo palcoscenico. Roma nasce e muore nelle sue mani, nella sua intelligenza cestistica che determinerà il futuro della squadra del presidente Toti in un girone davvero “dantesco”.
Alla rinnovata Climamio è toccato forse il girone più facile (se mai si possa ritenere facile incontrare le migliori d’Europa!), proprio nella stagione dove sulla carta arrivare alle Top 16 sarebbe già un traguardo da festeggiare a “spumante e tortellini”. Belinelli in definitiva rampa di lancio verso la consacrazione, prima europea, poi chissà…a stelle e strisce?
Napoli e Treviso non gioiscono certo dopo la composizione dei gironi: CSKA Mosca, Aris, Ulker, Zalgiris, Barcellona…Della prima volta dei partenopei si ricorderà certamente l’entusiasmo del proprio pubblico – a cominciare dall’esordio col CSKA campione in carica – e speriamo qualche vittoria a sorpresa. Dell’ennesimo tentativo di Treviso di agguantare la coppa invece speriamo di ricordare a fine stagione una lunga rincorsa piena di successi – che auguriamo a tutte le “nostre” ovviamente – intanto cominciata conl’importante vittoria in Supercoppa.
Si parte il 23 Ottobre con l’opening-night tra Badalona e Panathinaikos, a fine Gennaio ne sapremo certamente di più, ma i pronostici vanno fatti ora, quindi queste saranno per me le classifiche prima delle Top 16:
Girone A:
1.Olympiacos
2.Tau
3.Efes
4.Climamio
5.Dynamo Mosca
6.Prokom
7.Colonia
8.Le Mans
Girone B:
1.Panathinaikos
2.Unicaja
3.Maccabi
4.Cibona
5.Partizan
6.Lottomatica
7.Olimpija Lubiana
8.Badalona
Girone C:
1.CSKA
2.Barcellona
3.Benetton
4.Zalgiris
5.Ulker
6.Pau-Orthez
7.Aris
8.Napoli
Pronti tutti a smentirmi???