Cermenate (CO), 8 agosto 2006 – Il miglior giocatore dell’ultima stagione canturina, il possente Kebu Stewart, giocherà (anzi, ha già iniziato, ndr) in Corea del Sud. Qualcosa di sicuramente inusuale per un atleta che ha fatto così bene in Italia racimolando statistiche di tutto rispetto che avevano fatto pensare ad un suo possibile passaggio ad una formazione competitiva a livello europeo.
Ed invece il quasi 33enne di Brooklyn Kebu Stewart questa volta non ha varcato l’Atlantico ma il Pacifico. Dalla sua Los Angeles dove ora risiede, il viaggio per la Corea è stato addirittura più breve rispetto a quello per l’Italia intrapreso lo scorso anno.
Ha firmato per i Seoul SK Knights dove ha trovato lex canturino Lou Roe reduce da stagioni di grande livello in Spagna. Una scelta di vita particolare che lo porta in un campionato di secondo livello dal punto di vista tecnico ma che può certamente offrire risorse economiche interessanti per i due americani per squadra che possono essere ingaggiati.
Anche un altro ex canturino, Nate Johnson, continua a giocare nel campionato sudcoreano e proprio nellultima stagione ha vinto il titolo con i Seoul Samsung Thunders.
Ma come mai Kebu Stewart è finito in Corea del Sud?
“Ho ricevuto un’ottima offerta – ci racconta lo stesso Kebu – migliore di quelle giunte dall’Europa. Così ho deciso di accettare anche perché si tratterà di fermarsi in Corea solamente fino a marzo quando terminerà la stagione”.
E poi?
“Poi si potranno aprire altri scenari in Europa con un contratto per chiudere la stagione magari in Italia. Il mio agente ha avuto contatti con Roma, Milano ed il Real Madrid”.
Nessuna squadra italiana ha provato ad ingaggiarti?
“Roma era molto interessata ma purtroppo sono arrivati quando avevo già firmato con i coreani. Hanno provato a rilevare il contratto ma da Seoul hanno fatto sapere che non erano disposti a cederlo”.
Così l’appuntamento in Italia è solo rinviato?
“Lo spero perché lanno scorso mi sono trovato molto bene lì. Purtroppo non siamo riusciti a regalare grandissime soddisfazioni ai nostri tifosi. Abbiamo iniziato bene la stagione, poi una serie di situazioni ci hanno impedito di proseguire su quella strada.
Un vero peccato perché all’inizio abbiamo dimostrato di poter giocare al livello delle migliori”.
Un grosso in bocca al lupo dunque a Kebu Stewart che in questi giorni si farà largo a spallate fra i coreani sicuri che un giocatore di quell’intensità fisica difficilmente l’avranno visto prima dora nel loro campionato.